Cena speciale Bagna Cauda a Genova
Viaggio nella Cucina Regionale Italiana: gli eventi da non perdere del Cadraio
Cominciano i nostri appuntamenti del 2023 con il Viaggio nella Cucina Regionale italiana e partiamo… dal Piemonte, con la mitica Bagna Cauda!
Ecco le tre portate del menu con i loro vini abbinati dal sommelier:
TARTINE DI SALMONE + Timorasso Cantina Sassobraia
BAGNA CAUDA + Barbera d’Asti docg Cascina Guido Berta
BONET + Moscato d’Asti docg Cascina Guido Berta
Il costo di 45€ a persona include le tre portate con 1 calice di vino abbinato ad ogni portata, acqua e caffè.
Inizio della serata ore 20,00, prenotazione richiesta!
Prenotate subito, anzi, subitissimo: i posti vanno a ruba!
TEL. 0102474095 oppure 331 1119351
 Il Cadraio- VICO DIETRO IL CORO DELLA MADDALENA 26r – GENOVA (accanto a via Garibaldi e ai Musei di Strada Nuova)
Che cos’è la Bagna Cauda
La bagna cĂ uda è una preparazione a base di aglio e acciughe dissalate e deliscate, cotta a fuoco lento in olio d’oliva, riducendo il tutto a salsa. Si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione solitamente divise tra crude e cotte: cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o abbrustoliti, foglie di cavolo crude, cavolfiori, topinambur, barbabietole, patate cotte a vapore, ravanelli, rape e tante altre. Un tempo si usavano solo cardi gobbi, tipici di Nizza Monferrato, topinambur[1] e peperoni conservati nella raspa (ciò che rimaneva del procedimento di vinificazione del grappolo d’uva).
Per tradizione è un piatto tipico del periodo della vendemmia, quindi da consumare prevalentemente in autunno e in inverno: una delle “leggende” sulla sua nascita vuole proprio che venisse preparato per ricompensare i vendemmiatori del lavoro prestato. PiĂą che un piatto, è un rito conviviale che prevede la condivisione del cibo in forma collettiva da parte dei commensali, che lo attingono tutti insieme da un unico recipiente somministratore.
La bagna cĂ uda tradizionale veniva portata in tavola nel dian, tegame di cottura in terracotta, e mantenuto in temperatura mediante uno scaldino di coccio riempito di braci vive, la s-cionfetta. Successivamente, la scomoditĂ d’intingere in un unico recipiente (soprattutto per colui o coloro che stavano a tavola nei posti a sedere piĂą distanti dal dian) e il fatto poco igienico di intingere nel recipiente comune pezzi di verdura giĂ morsicati, hanno condotto all’adozione di contenitori individuali in terracotta (fojòt) costituiti da una ciotola a cui è sottoposto un fornellino ad alcol o a meta oppure un lumino di cera, per mantenere calda la salsa. La bagna cĂ uda va accompagnata da vini rossi corposi quali, per esempio, Barbera, Nebbiolo, Barbaresco o anche Dolcetto.
Da Wikipedia